Il Dopo di ogni avvenimento può essere difficile se non si vede al di là di quello che ci è successo; alle volte si può perdere la percezione di ciò che si è sperimentato se ci si rinchiude nei propri "perchè".
Diventa importante, allora, imparare a sentire quella presenza con la certezza della Fede e condividere questa nuova esperienza con gli altri: in fondo, non è cambiato nulla se non il diverso modo di comunicare. Così si sente la necessità di esprimere con ogni mezzo ciò che si è sperimentato, ora con un libro, ora con una poesia, ora con la musica...
Ma, la sera del concerto per Nino, nella chiesa colma di tanti amici attenti e partecipi, ho capito che non siamo delle molecole qualsiasi che vagano a caso nell'Universo e che i ricordi non sono dei "flashback", ma delle realtà.
Quando i valori di chi non c'è più continuano a vivere in altre persone, quando ci accorgiamo che il seme gettato sta crescendo per diventare un albero rigoglioso, allora si comprende che questi sono i veri "ricordi" per i quali vale la pena di vivere.
Le note musicali che risuonavano dolcemente nella chiesa creavano sì forti emozioni e per qualcuno anche una nota di malinconia, ma hanno fatto capire che è assolutamente possibile una comunione tra "i vivi nel tempo" e " i vivi oltre il tempo".
Penso proprio che noi tutti del gruppo Jonathan non finiremo mai di ringraziare di cuore il nostro amico Fabio Massari che, alla sua eccellente musica, ha dato un significato molto alto: un ringraziamento ad una persona a cui ha voluto bene.
Perciò, anche se la vita ci riserva inevitabilmente sofferenze, nostalgie e tentennamenti nel buio, mi piace fare mie le ultime parole del "Curato di campagna" dall'omonimo " DIARIO" di G. BERNANOS
" CHE COSA IMPORTA? TUTTO E' GRAZIA"
Maria Carelli Antola
6 novembre 2010