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Riflessioni

RESURREZIONE

RESURREZIONE - Associazione JONATHAN L. onlus
Quale il senso, il significato del mistero?
Eccolo: “L’Amore è più forte della morte (purché sia più forte della vita)”.
Che vuol dire?
L’Amore più forte della vita è il sacrificio, fino alla morte.
L’Amore più forte della morte è la resurrezione.
Il sacrificio, la morte (sacrificio totale) trasformano la vita secondo la carne e il sangue in vita secondo lo Spirito. Il mistero pasquale – Morte e Resurrezione – è un mistero di TRASFORMAZIONE (da uomo carnale in uomo spirituale).
Per capire partiamo dall’esperienza e dalla fede.
Esperienza dell’Amore = esiste un insopprimibile desiderio di IMMORTALITA’.
Cosa è l’Immortalità: 1) ciò che è Spirito è incorruttibile; 2) l’anima è Spirito; 3) ergo l’anima è incorruttibile.
Oggi rifiutiamo il dualismo. Non diciamo “ho un corpo” ma “Io sono il mio corpo”. Non due realtà. L’anima sine corpo non è nulla. Sic ateismo nega ogni immortalità!
Dunque l’immortalità va posta in termini diversi. Già San’Agostino (ndr: parlava di) immortalità a partire dall’esperienza della morte di una persona cara. Bisogna accettare, ma… la morte è INACCETTABILE. Non per… ma è lo SPIRITO a dire NO. Perché dice “ti amo” = “tu non morirai!” che resiste…
L’Amore autentico è incorruttibile, indistruttibile; è un bisogno d’infinito… tende all’eternità. Ma non c’è niente da fare: SI MUORE!
Come allora sopravvivere? Come può l’Amore essere più forte della Morte? San Paolo: “La morte è il salario del peccato”: affermazione d’autarchia, “Come Dio”; ma l’uomo non può sussistere in sé e per sé = consegnarsi alla morte.
Due vie per sopravvivere:
a) Nei figli e nipoti;
b) Nella memoria degli uomini (aspirare alla gloria).
In verità è possibile solo se esiste un Altro che sia eterno e che mi AMI al punto di accogliermi in SE’.
Si può essere IMMORTALI solo in DIO, e se DIO è AMORE.
Solo un Dio che mi AMA ha la potenza NON di … MA di RISUSCITARMI!
Soltanto l’Amore è più forte della Morte.
Ed è necessario anche che in me l’Amore sia stato più forte della vita.
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv. 15, 13).
E’ la definizione della LIBERTA’. Essere liberi significa non essere schiavi. Ma l’uomo fatto di carne e di sangue…
Si è schiavi quando ci si aggrappa disperatamente a ciò che si è e che si ha.
Soltanto in Gesù l’Amore è più forte della Vita.
Platone: “E’ degno di esistere soltanto colui che è degno di essere amato”. Ma per noi: “E’ degno di essere amato solo colui che AMA”, perché soltanto questi è LIBERO, soltanto questi è un UOMO.
Uno solo è UOMO in pienezza.
Noi ci sforziamo… ma siamo attaccati…
Siamo attaccati più che distaccati. In noi la Vita, la Vita presente, la Vita biologica, la Vita mortale è più forte dell’Amore.

La Sua Morte è la Morte di un UOMO assolutamente LIBERO, assolutamente distaccato da SE’ e da tutto, totalmente AMANTE.
Come potrebbe Dio non accoglierlo in sé, affinché viva eternamente? Il Cristo non ha vissuto che per il Padre e in forza del Padre, in un altro quindi, più che in sé e per sé. Ha vissuto ed è morto per noi, amando fino alla fine chi lo disprezzava e calpestava. E’ questo l’Amore: vivere in un Altro, vivere per gli altri.
Dunque in Lui l’Amore è stato più forte della Vita, l’Amore è per sempre più forte della Morte. Egli è Risorto, è il Vivente.
L’Amore è più forte della Morte, a condizione che sia stato, prima, più forte della Vita.
Per noi peccatori, che amiamo poco e male, che… è chiaro che, se fossimo lasciati a noi stessi, non (ndr: sarebbe) possibile risorgere.
E in ultima analisi, allora, l’esistenza umana sarebbe assurda. Come assurdo il “Tu, non morirai”.
Ma LUI, il CRISTO RISORTO, ci dice “TU non morirai” perché “IO TI AMO”!
Irrimediabilmente chiusi nel nostro egoismo (dannati) o, in noi qualcosa degno di essere amato, e quindi di ESISTERE eternamente? E Cristo, nella Sua onnipotenza di PERDONO, tocca questo punto misterioso di noi stessi.
Perdonare = ricreare, rifare, risuscitare. Ci rende così capaci di vita divina eterna.
La Vita risuscitata è una Vita trasformata, trasfigurata.
Noi rimarremo NOI STESSI.
Sono proprio IO, e non un altro, che vedrò DIO nella Sua gloria e che vivrò della Sua vita, amando COME EGLI AMA. Non saremo assorbiti, inceneriti, annichiliti, ma portati a uno stato totalmente altro, rifusi, sottoposti a metamorfosi, trasfigurati. Non sarò un altro, sarò proprio io, ma diventato totalmente altro (perché non riconoscevano più Gesù?).
Non un nuovo inizio senza fine della nostra esistenza terrena e carnale, non una qualsivoglia rianimazione (vedi Lazzaro), ma una totale metamorfosi = “un corpo spirituale” (Paolo).
Oltre che per il nostro corpo individuale è anche vero per questo ampio corpo collettivo che l’umanità si costruisce attraverso le generazioni.
La Sua “figura” attuale (“la figura di questo mondo passa” 1Cor 7, 31) è provvisoria… Anche per l’universo c’è la promessa della grande Metamorfosi.
 
                                                                                                 appunti "di viaggio" di Nino Antola
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